La storia di SEV

La S.E.V., Società Escursionisti Valmadreresi, oggi ASD SEV Valmadrera, nasce dall’idea di un gruppo di escursionisti che sentirono il bisogno di unire la comune passione per la montagna e di sentirsi parte di un’unica famiglia.

Ufficialmente nasce il 16 agosto 1947. Dopo la S. Messa celebrata nella piccola cappelletta di S. Tomaso, il Socio Don Antonio Redaelli, davanti a un folto gruppo di escursionisti, impartì la benedizione agli attrezzi, alla montagna e alla nuova Società S.E.V. Per concludere la giornata alpina alcuni rocciatori scalarono tre pareti: la Via Elena del Gian Maria, la Via Fasana del secondo Corno e la Fessura al Pilastrello Gian Maria.

Da subito i primi sostenitori si impegnarono in questa nuova avventura per diffondere gli scopi che questa nuova Società si proponeva. Si trovò una piccola sede per le riunioni; venne indetta la prima assemblea durante la quale venne nominato il Consiglio che a sua volta elesse il “Primo Presidente”. Dalla votazione uscì all’unanimità il nome di Vincenzo Masoch: valmadrerese per adozione, campione di sci e promotore dell’idea di fondare questa nuova Società. Sotto la sua guida la S.E.V. si fece grande, i tesserati aumentarono fino ad arrivare già alla fine del primo anno a 52 soci. I primi risultati nelle gare montane non tardarono ad arrivare, i ragazzi con orgoglio portarono in alto il colore azzurro e bianco della maglia sociale. I soci rocciatori trovarono sulle pareti dei Corni di Canzo la loro palestra naturale e fra questi c’era già chi eccelleva e venne subito richiesto per grandi imprese alpinistiche.

Già dal primo anno si organizzarono i campionati sociali delle varie specialità: sui prati di Pianezzo i soci si confrontavano nelle gare di sci di fondo e di discesa e a fine anno in occasione della marronata a S. Tommaso venne disputata la prima gara di velocità in montagna. Nel 1949 tre soci conquistarono la vetta al Monte Rosa e per la prima volta la S.E.V. portò il suo vessillo a quota 4500 metri. Dopo quasi 3 anni dalla sua fondazione mancava ancora qualcosa che desse le vere caratteristiche alla società, mancava quel piccolo vessillo, sormontato da corda e piccozza per dare la completa struttura a quell’idea voluta da una grande passione per le vette. Fu così che il 5 febbraio 1950 nella piccola chiesetta della Casa Alpina Motta di Don Luigi Re a Medesimo, con la benedizione di Don Giovanni Barbareschi, la bandiera sociale ebbe il suo battesimo ufficiale. Nel 1952, per onorare il 5° anniversario di fondazione della società, dal Consiglio scaturì l’idea di erigere una piccola cappella a ricordo dei caduti della montagna.

Fu così che, con la volontà e la forza di un gruppo di giovani soci che portarono a spalle tutto il materiale necessario, si iniziarono i lavori ed in pochi giorni l’opera fu portata a termine. Il 12 luglio dieci fiaccole portate da soci dal paese raggiunsero Pianezzo e finalmente per la prima volta, anche lassù ai piedi dei Corni di Canzo, una piccola fiamma ardeva in memoria di chi in montagna aveva perso la vita e di chi per la montagna aveva vissuto. All’alba del 13 luglio un formicolio di uomini che ascendevano da ogni lato della valle con gagliardetti e bandiere delle rispettive società invasero la piana antistante i Corni per assistere alla cerimonia ufficiale d’inaugurazione. Alla presenza delle autorità civili e accompagnati dal coro alpino della Corale Costanza, il socio Don Antonio Redaelli dopo la S. Messa impartì la benedizione solenne alla Cappellina.Il 12-13-14 agosto 1952 i soci Rusconi Carlo, Corti Luigi, Dell’Oro Darvino e Rusconi Luigi, senza l’ausilio di guida e facendo solo affidamento sulle proprie forze, conquistano la vetta del Monte Cervino. Nel 1953, sul sentiero che da San Tomaso sale ai Corni Canzo, un gruppo di giovani volenterosi trasformarono una piccola pozza d’acqua in un vero e proprio fontanino: il “FONTANINO DEL FO”.

In quegli anni alcuni soci si avvicinano alla speleologia scoprendo caverne e grotte sulle nostre montagne. Sul Monte Cornizzolo viene esplorata una cavità di circa 110 metri di profondità che viene battezzata la “VORAGINE S.E.V.”.

Nel 1956 viene per la prima volta proposto un Campeggio estivo a Pianezzo e, nonostante le non poche difficoltà burocratiche, per otto giorno una grossa tenda venne impiantata nei prati antistanti i Corni di Canzo per dare ospitalità a numerosi soci che passarono così le loro vacanze rallegrati da un giradischi collegato ad un grande megafono che faceva risuonare di gaie note nell’intera valle. Nel 1957 nacque l’idea di costruire un rifugio a Pianezzo.

Nel 1960 iniziarono i lavori di costruzione del rifugio, il sogno stava per diventare una magnifica realtà. Il 13 settembre 1964 venne inaugurato il Rifugio S.E.V. a Pianezzo. Nell’inverno del 1968 lo sci club Pianezzo S.E.V. organizza il primo corso sci per ragazzi che ancora oggi continua con grande entusiasmo.

Nel 1987 in occasione del 40° anniversario di fondazione venne inaugurata la nuova sede sociale messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale presso il Centro Culturale Fatebenefratelli. Per onorare la ricorrenza alcuni soci salgono diverse cime oltre i 4000 metri. Gli anni ‘90 portano una ventata di entusiasmo e di nuove idee che permisero il raggiungimento di buoni risultati sotto vari aspetti; molto positivi i risultati ottenuti dal gruppo marciatori che, oltre alle soddisfazioni agonistiche, hanno saputo trasmettere la loro passione e la loro esperienza a un buon numero di giovani atleti facendo ben sperare per il futuro della marcia alpina.

Nel 1993 la S.E.V. vuole ricordare il giovane socio Dell’Oro Elvezio caduto in montagna nel 1958 sulla Torre Trieste nel gruppo del Civetta, realizzando il “SENTIERO ELVEZIO” che collega idealmente le tre chiesette che sovrastano Valmadrera (Sant’Isidoro a Preguda, San Tomaso e San Martino). Il 25 maggio 1997 si festeggia in forma solenne il 50° anniversario di fondazione della Società: dopo la Santa Messa, celebrata nella chiesa di Parè, il parroco Don Massimo Frigerio benedice la nuova bandiera che prenderà il posto della vecchia durante le cerimonie di rappresentanza ed accompagnerà la società Valmadrerese nei prossimi anni. La banda Santa Cecilia di Valmadrera accompagna in corteo i soci, le autorità ed i rappresentanti delle varie associazioni Valmadreresi sino al Centro Fatebenefratelli dove vengono effettuate le premiazione dei soci.

Il 22 giugno dello stesso anno viene inaugurato un sentiero dedicato a “Paolo Crippa ed Eliana De Zordo” tragicamente scomparsi nelle Ande Patagoniche: si tratta di un tracciato abbastanza ripido ma di altrettanta bellezza e panoramicità che, partendo da dietro la cappellina della VARS raggiunge passando dalla Forcellina, il Monte Moregallo. Nel 2005 la sede sociale si trasferisce definitivamente nei nuovi locali sempre nel Centro Culturale Fatebenefratelli con entrata da Via Cavour al civico 12. L’inaugurazione avviene l’8 dicembre prima del tradizionale pranzo sociale. Nasce il gruppo Atletica S.E.V. Valmadrera.

Nel 2007 in località Val Puma viene ripristinato un fontanino che, per onorare l’anniversario di fondazione della Società, viene battezzato il “FONTANINO DEL 60°”: la piccola fontanella si trova sul sentiero al di sotto della cappelletta e quindi il rifugio è ora raggiungile anche da questo nuovo itinerario. Negli ultimi anni e grazie ad un Bando di Regione Lombardia nel 2011, i lavori del consiglio si sono concentrati principalmente sulla ristrutturazione dell’immobile di Pianezzo in quanto bisognoso di imponenti lavori di ripristino ed adeguamento alla nuove normative mentre dal 2014 a livello societario è stata modificata la vocazione della tradizionale Festa Sociale: la manifestazione è stata denominata “assalto ai Corni” e consiste nel raggiungere il rifugio da tre punti diversi (Valmadrera, Canzo e Valbrona) in modo da attirare più gente possibile all’evento. Negli anni 2018-2023 grazie ad un bando di Regione Lombardia sono stati sostituiti tutti gli infissi ed il nuovo registratore di cassa. Importanti anche i lavori di ristrutturazione dell’ingresso, della zona bar e della sala ristorante con la sostituzione dell’illuminazione a led in chiave moderna e di risparmio energetico anche nella zona esterna.

Attualmente la società conta circa 500 soci, numerosi dei quali sono impegnati nella gestione del rifugio di Pianezzo.  Tutti i fine settimana, il mercoledì e nei giorni festivi i soci si alternano per garantire l’apertura del rifugio e durante la settimana un gruppo di soci pensionati prestano la loro opera per i lavori di manutenzione.

APPUNTAMENTI ANNUALI

GENNAIO e FEBBRAIO: corso di sci a Madesimo per ragazzi
GIUGNO: festa del pensionato al rifugio di Pianezzo
LUGLIO: seconda domenica di luglio “Assalto ai Corni”
OTTOBRE: gita sociale culturale/gastronomica e serate a tema al rifugio
NOVEMBRE: gara sociale di corsa in montagna organizzata dal gruppo atletica con partenza dalla sede di Valmadrera e arrivo al rifugio di Pianezzo
DICEMBRE: pranzo sociale e tombolata benefica natalizia