Come arrivare
Scopri tutti gli itinerari per raggiungere il Rifugio SEV
itinerari da valmadrera
Valmadrera - rifugio sev per la bocchetta di sambrosera
Caratteristiche: itinerario classico, su comodo sentiero, quasi completamente nel bosco
Difficoltà: E
Tempo totale: 2.30 h
Dislivello: 935 m
Segnaletica: segnavia in vernice, a bandiera, colore giallo, bianco e rosso (n.7)
Da Valmadrera si sale alla frazione Belvedere e da qui alla cappelletta della VARS e alla fontana di Sambrosera (716 m). Dalla fontana di Sambrosera si continua a salire fino all’evidente strapiombo roccioso detto “Tecc di Port”, caratterizzato da una caverna naturale che può offrire riparo in caso di cattivo tempo. Si piega allora a destra, si rimonta una valletta dominata dalla parete del Corno Orientale di Canzo e si giunge, dopo aver attraversato una colata di detriti tra cespugli sempre più radi, alla bocchetta Val Puma in località Moregge (1110 m). Dalla bocchetta la possibilità di proseguire verso il Monte Moregallo in circa 1ora oppure terminare l’itinerario all’alpe di Pianezzo sul sentiero n.7, o sul nuovo sentiero del 60° S.E.V.
Valmadrera - rifugio sev per la bocchetta di luera
Caratteristiche: comodo sentiero, per lo più nel bosco, lungo la Val Gatton. A metà percorso (Acqua del Fò) possibilità di raccordo con altri itinerari.
Difficoltà: E
Tempo totale: 2.15 h
Dislivello: 935 m
Segnaletica: segnavia in vernice, a bandiera, colore giallo, bianco e rosso (n.7 fino al bivio di Sambrosera, n.2 fino all’acqua del Fò, n.4 all’alpe di Pianezzo)
Da Valmadrera si sale alla frazione Belvedere e da qui alla cappelletta della VARS; si prende allora in sentiero che risale con comode svolte la boscosa Val Boa lasciando a destra il muro di cinta del parco Gavazzi. Giunti ad un bivio, si lascia a destra in sentiero n.6 per il Monte Moregallo e si continua fino alla fontana di Sambrosera. Incrociato in sentiero che da San Tomaso sale al Sasso di Preguda (n.5) si continua a sinistra (n.2) attraverso un bosco assai rigoglioso fino al Corno Rat (906 m). Da qui si percorre la Val Gatton tra faggi e castagni, in leggera salita, portandosi all’Acqua del Fò, una sorgente all’ombra di un’imponente faggio secolare con fontanino SEV Dal fontanino si sale a destra (n.4) con ripidi zig-zag fino alla bocchetta di Luera (1221 m) aperta tra il Corno Centrale e il Corno Orientale di Canzo. Si scende allora su cumuli detriti, si costeggiano i pilastri e la strapiombante parete Fasana terminando l’itinerario all’alpe di Pianezzo e al Rifugio SEV.
itinerari da canzo
Fonti di gajum - rifugio sev per la colletta dei corni
Caratteristiche: carrareccia e sentiero nel bosco
Difficoltà: normale, tipo E
Tempo totale: 3 h
Dislivello: 740 m
Segnaletica: segnavia a bandiera, in vernice, colore rosso e bianco, n. 1 e n. 5
Interesse: è l’itinerario più diretto da Canzo per raggiungere i Corni
Dalle Fonti di Gajum (485 m) tralasciata a strada per l’Eremo di San Miro, si risale la carrareccia di sinistra fino alla 1° Alpe (725 m; 0.30 ore; fontana). Si continua su strada che procede ora più stretta, in direzione della 3° Alpe ma, subito dopo l’attraversamento di un piccolo ruscello, la si abbandona per prendere a sinistra un sentiero (n. 5) che risale un costone e il fondo di un valloncello boscoso. Dopo un buon tratto di salita si riesce alla colletta dei Corni (877 m; 0.45 ore), all’estremità pianeggiante del crestone occidentale dei Corni di Canzo. Si prosegue a destra, sul versante settentrionale del gruppo e attraversati boschi e radure (panorama sul ramo di Lecco del Lario e sulla Valbrona) si riesce sul pianoro erboso di Pianezzo incontrando a sinistra, la carrareccia proveniente dall’Alpe di Oneda. A Pianezzo sorge il Rifugio SEV (1.225 m).
itinerari da valbrona
alpe oneda di valbrona - rifugio sev
Difficoltà: E
Tempo totale: 1.30 h
Dislivello: 506 m
Impegno fisico: basso
Il percorso parte dall’Alpe Oneda, una piccola frazione sopra il comune di Valbrona. Per raggiungerla bisogna arrivare sino a Valbrona, da Canzo o da Onno-Oliveto Lario è indifferente, una volta raggiunta troveremo la piccola chiesetta di San Rocco, dove dovremo svoltare e proseguire lungo la strada in via Ziniga, per chi proviene da Canzo la strada parte appena dopo il distributore dell’ IP e dei campi sportivi di Valbrona. Seguiremo sempre questa strada asfaltata passando un area ecologica, una prima stanga sempre aperta sino ad arrivare all’Alpe Oneda dove una sbarra ci impedirà di proseguire: in questo punto parcheggeremo le nostre vetture nei posti che riusciremo a trovare. Il percorso che parte proprio da questo punto sale sempre lungo la strada asfaltata che con pendenze abbastanza elevate e con una serie di tornanti ci fa guadagnare in poco tempo molti metri in altezza. A circa 3/4 del percorso l’asfalto termina ed inizia una stretta e molto ripida strada cementata (mulattiera) attraversando un bosco di faggi e castagni, le pendenze sono molto elevate tuttavia la strada cementata ci aiuta in qualche modo a salire meglio. Lungo il percorso troveremo alcune cascine dove non dovremo seguire i vari cartelli e proseguire senza interruzioni su questa strada. Quando sulla nostra destra troveremo un cartello con le indicazioni per Gajum e terz’alpe, vorrà dire che ormai il più è stato fatto, infatti il percorso spiana notevolmente e al rifugio mancheranno solo un centinaio di metri. Itinerario adatto anche a mountain-bike.
Raggiungere Valmadrera in treno
Prendere la Linea Milano Centrale-Tirano e scendere alla fermata Lecco.
Arrivati alla stazione di Lecco uscire dal sottopasso, dal piazzale della stazione prendere l’autobus linea Lecco-Erba-Como, fermata di Valmadrera Centro (piazza della Chiesa). Giunti a Valmadrera seguire la cartellonistica per San Tomaso oppure per Sambrosera, proseguire poi in direzione Rifugio SEV.
Prendere la linea Milano-Canzo/Asso.
Arrivati alla stazione di Canzo-Asso uscire, attraversare la strada e seguire i cartelli direzionali Fonte Gajum/Terz’Alpe e da qui seguire poi le indicazioni per il Rifugio SEV.
Prendere la linea Milano-Lecco via Molteni. Arrivati alla stazione di Valmadrera uscire dal sottopasso, seguire le indicazioni per il centro paese e da lì seguire la cartellonistica per San Tomaso oppure per Sambrosera, proseguire poi in direzione Rifugio SEV.